Sei anche tu un pirata dei libri? Sembra incredibile, ma una recente ricerca di Ipsos ha dimostrato che almeno 1 italiano su 3 (il 36%) ha “piratato” un libro nell’ultimo anno. La ricerca, commissionata dall’Associazione Editori Italiani, ha “misurato” un fenomeno che un po’ tutti conosciamo. E pare sia il 61% dei professionisti – ingegneri, avvocati, dottori… – e l’80% degli studenti a esercitare maggiormente la pratica piratesca. E il danno è enorme: 528 milioni di Euro di mancati introiti e 3.600 posti di lavoro persi nella filiera del libro. Si tratta per lo più di fotocopie, fatte, passate, comprate, rivendute… Una pratica “usuale”, ma che procura un danno non indifferente a chi di libri vive.

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Secondo l’indagine, svolta a novembre del 2019 su un campione di 4.000 interviste (CAWI) – 3.338 casi rappresentativi per genere, età, area geografica, ampiezza centro, professione e titolo di studio, 452 studenti universitari rappresentativi per genere, età e area geografica, 466 liberi professionisti sempre rappresentativi per area geografica – oltre un italiano su tre sopra i 15 anni (il 36%) ha compiuto almeno un atto di pirateria in campo editoriale nell’ultimo anno. E si parla sia di volumi stampati (l’8% del campione ha ricevuto da amici/conoscenti almeno un libro fotocopiato e una percentuale simile – il 7% – lo ha addirittura acquistato) che di volumi in formato digitale: secondo i dati, un italiano su quattro ha scaricato gratuitamente da Internet almeno una volta un ebook o audiolibro in maniera illegale, il 17% ha ricevuto da amici/familiari almeno un ebook.

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L’indagine si sofferma anche sul livello di consapevolezza degli utenti nel compiere atti di pirateria. Un dato “positivo”: l’84% della popolazione sopra i 15 anni (la stessa popolazione che per il 36% ha commesso almeno un reato di pirateria editoriale nell’ultimo anno) è consapevole che questa attività è considerata dalla legislazione illecita/illegale. Il problema è che secondo la ricerca il 66% di quello stesso campione ritiene poco o per niente probabile che reati di questo tipo vengano scoperti e puniti dall’autorità competente e il 39% ritiene che gli atti di pirateria siano poco o per niente gravi in relazione alla necessità di perseguirli legalmente.

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